16 settembre 2019
Vertenza Consorzio ASI/Casertace.net: il 25 ottobre la conclusione del processo penale per diffamazione aggravata in danno del Consorzio ASI e degli amministratori, a carico del Direttore di CasertaCE, Gianluigi Guarino, già condannato in primo grado, in sede civile, al risarcimento dei danni ed alla refusione delle spese legali in favore del Consorzio ASI.
Il prossimo 25 ottobre si concluderà il primo grado del processo penale che vede imputato Gianluigi Guarino per il reato di diffamazione aggravata e per il quale la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento ha agito con citazione diretta a giudizio, ed in cui il Consorzio ASI di Caserta è persona offesa dal reato.
I fatti contestati si riferiscono a numerosi articoli pubblicati dal Guarino sul quotidiano on line www.casertace.net.
Per i medesimi fatti, il Guarino è stato peraltro già condannato in sede civile con sentenza n. 220/2018 resa in primo grado dal Tribunale di Napoli Nord in data 23.01.2018, all’esito del giudizio in cui il Tribunale medesimo ha riconosciuto il carattere diffamatorio degli articoli pubblicati dal Guarino sul portale casertace.net, condannandolo a risarcire al Consorzio ASI la somma di euro 20.000,00 a titolo di danno non patrimoniale, oltre al pagamento delle spese legali liquidate in euro 800,00 per spese, ed euro 5.534,00 per compensi.
In accoglimento delle domande del Consorzio, il Giudice civile ha inoltre condannato il Guarino: alla rimozione dalla testata degli articoli a contenuto diffamatorio; alla pubblicazione della sentenza a caratteri doppi su www.casertace.net e sul Corriere del Mezzogiorno, a cura e spese dello stesso Guarino, stabilendo, infine, una penale di € 100,00 per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione della condanna alla rimozione degli articoli, a partire dal ventunesimo giorno dalla comunicazione del provvedimento e fino al limite massimo complessivo di euro 10.000,00.
Il Guarino ha impugnato la sentenza di condanna e nei prossimi mesi si attende la sentenza della Corte di Appello, nel frattempo nelle prossime settimane il Consorzio ASI procederà all’esecuzione coattiva della sentenza civile, immediatamente esecutiva, rilevata la mancata ottemperanza del Guarino alla condanna ricevuta.
Si sottolinea con rammarico come, nonostante l’evidenza dei fatti e le chiare statuizioni giudiziali intervenute, continui a tutt’oggi il reiterarsi di condotte diffamatorie perpetrate dal Guarino nei confronti del Consorzio ASI, vittima, sulle colonne del foglio on line CasertaCe, di una vera e propria campagna diffamatoria per le quali il Consorzio ha assunto e continuerà ad assumere tutte le iniziative necessarie davanti alle competenti autorità.
Il Consorzio tutto si stringe, altresì, al fianco della sua Presidente, vittima di inaccettabili, reiterati e volgari attacchi personali, legati al suo essere donna ed al suo aspetto fisico.
Il Consorzio ASI continuerà a svolgere i propri compiti istituzionali senza subire tentativi di pressione e condizionamenti da parte di chi in passato, come chiarito ancora da ultimo dalla sentenza nr. 11780/2017, Corte Appello Napoli, III Sez. Pen., n. 6539/2015 R.G. App., non ha esitato, all’epoca da Direttore del giornale Cronache di Caserta, ad esaudire un desiderio di un noto boss della Camorra, allontanando il giornalista Enzo Palmesano, inviso al clan camorristico a causa delle sue inchieste scomode.
Il prossimo 25 ottobre si concluderà il primo grado del processo penale che vede imputato Gianluigi Guarino per il reato di diffamazione aggravata e per il quale la Procura della Repubblica presso il Tribunale di Benevento ha agito con citazione diretta a giudizio, ed in cui il Consorzio ASI di Caserta è persona offesa dal reato.
I fatti contestati si riferiscono a numerosi articoli pubblicati dal Guarino sul quotidiano on line www.casertace.net.
Per i medesimi fatti, il Guarino è stato peraltro già condannato in sede civile con sentenza n. 220/2018 resa in primo grado dal Tribunale di Napoli Nord in data 23.01.2018, all’esito del giudizio in cui il Tribunale medesimo ha riconosciuto il carattere diffamatorio degli articoli pubblicati dal Guarino sul portale casertace.net, condannandolo a risarcire al Consorzio ASI la somma di euro 20.000,00 a titolo di danno non patrimoniale, oltre al pagamento delle spese legali liquidate in euro 800,00 per spese, ed euro 5.534,00 per compensi.
In accoglimento delle domande del Consorzio, il Giudice civile ha inoltre condannato il Guarino: alla rimozione dalla testata degli articoli a contenuto diffamatorio; alla pubblicazione della sentenza a caratteri doppi su www.casertace.net e sul Corriere del Mezzogiorno, a cura e spese dello stesso Guarino, stabilendo, infine, una penale di € 100,00 per ogni giorno di ritardo nell’esecuzione della condanna alla rimozione degli articoli, a partire dal ventunesimo giorno dalla comunicazione del provvedimento e fino al limite massimo complessivo di euro 10.000,00.
Il Guarino ha impugnato la sentenza di condanna e nei prossimi mesi si attende la sentenza della Corte di Appello, nel frattempo nelle prossime settimane il Consorzio ASI procederà all’esecuzione coattiva della sentenza civile, immediatamente esecutiva, rilevata la mancata ottemperanza del Guarino alla condanna ricevuta.
Si sottolinea con rammarico come, nonostante l’evidenza dei fatti e le chiare statuizioni giudiziali intervenute, continui a tutt’oggi il reiterarsi di condotte diffamatorie perpetrate dal Guarino nei confronti del Consorzio ASI, vittima, sulle colonne del foglio on line CasertaCe, di una vera e propria campagna diffamatoria per le quali il Consorzio ha assunto e continuerà ad assumere tutte le iniziative necessarie davanti alle competenti autorità.
Il Consorzio tutto si stringe, altresì, al fianco della sua Presidente, vittima di inaccettabili, reiterati e volgari attacchi personali, legati al suo essere donna ed al suo aspetto fisico.
Il Consorzio ASI continuerà a svolgere i propri compiti istituzionali senza subire tentativi di pressione e condizionamenti da parte di chi in passato, come chiarito ancora da ultimo dalla sentenza nr. 11780/2017, Corte Appello Napoli, III Sez. Pen., n. 6539/2015 R.G. App., non ha esitato, all’epoca da Direttore del giornale Cronache di Caserta, ad esaudire un desiderio di un noto boss della Camorra, allontanando il giornalista Enzo Palmesano, inviso al clan camorristico a causa delle sue inchieste scomode.